Il blog del ritorno dell’Aquila

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Il terremoto aveva fatto pensare a tutti, fino al G8, che all’Aquila finalmente si fosse instaurato quel clima “politically correct” che da sempre ci si auspica in Italia. Niente fazioni politiche, tutti insieme per un unico obiettivo, ricostruire l’Aquila.
Già, prima del G8. Perchè dal giorno dopo è finita questa atmosfera, in concomitanza con le prime “inchieste”, chiamamole così, sollevate prima sul caso dello smaltimento delle macerie e poi, new entry di oggi, su un appalto sull’acquisto delle celle frigorifere. Con ordine.
Le macerie: il 29 maggio dal Comune parte una lettera alla presidenza del Consiglio dei ministri e alla Protezione civile in cui si individua il soggetto affidatario per lo smaltimento delle macerie, la T&P, proprietaria del sito della cava ex Teges, dove (in teoria) si era parlato di conferire i detriti. La questione è: ma chi è sta T&P, che risulta essere inattiva fino al 30 maggio, per poi riemergere il 1 giugno? Due protagonisti nella questione sollevata. il capogruppo PDL alla Regione Gianfranco Giuliante ed il Sindaco Massimo Cialente. Il primo a sollevare la questione additando le spese preventivate come di molto superiori a quelle del terremoto in Umbria. Il secondo a difendere l’operato del Comune nella scelta dell’impresa. Con un ultimo colpo di scena: il ritiro non ritiro della stessa T&P.
Le celle frigorifere: 3 preventivi, tutti uguali a parte per le offerte economiche, differenti fra di loro per poche migliaia di Euro. Ma le formule sono uguali, si chiama il Comune “Spett.le Ditta”. Addirittura due di loro sono state stampate dalla stessa chiavetta USB. I preventivi arrivano il 16 aprile. Ma solo il 17 la Dicomac concede al Comune di espletare la procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara.  Anche qui, a sollevare la questione, Cialente vs Giuliante. Che però sottolinea:
Non sono un nemico,né un oppositore come è scritto in un’intervista a Massimo Cialente apparsa questa mattina su un giornale. Lo conosco da 50 anni, siamo stati compagni di banco. Non penso che in lui ci sia malafede.”

Insomma, si sta cadendo in una serie di beghe e intrallazzi che credevamo di aver lasciato quattro mesi fa, quando niente di tutto questo era pronosticabile. Una cosa certa c’è: il Sindaco Cialente agli occhi di tutti è il Sindaco più sfortunato di tutti. Due anni fa l’incendio di San Giuliano, a pochi mesi dall’insediamento: qui trovate uno dei video che hanno fatto il giro del web nel 2007.
Ora il terremoto. E la minaccia di riconsegnare la fascia se gli Aquilani dovessero tornare a pagare le tasse a partire dal 1 gennaio 2010.

E allora magari sarò io politically uncorrect: ma dopo tre mesi di lotte, diplomazia, richieste, ora è il momento di alzare la voce. Perchè i tempi stringono e ci ritroviamo ancora al 10 aprile (Cit. Cialente).
E allora, per l’unico che sta alzando la voce.
Forza Massimo.